venerdì 9 febbraio 2018

Alfred Tennyson

IN MEMORIAM, XVII

Tu vieni, nave, per cui molto ho pianto:
Questa brezza ha gonfiato le tue vele,
E la mia preghiera, mormorio di vento,
Ti ha sospinto su mari solitari.

Perché in spirito ti ho vista avanzare
Lungo i cerchi dell’ultimo orizzonte
Di settimana in settimana: i giorni passano:
Presto, vieni; porti tutto quel che amo.

D’ora innanzi, dovunque tu vada,
Come raggio di luce sarà sulle acque
Giorno e notte la mia benedizione
Come faro che ti scorti fino a casa.

E le tempeste che infuriano sul mare
Possano risparmiarti, sacra nave,
E gocce di balsamo nella notte d’estate
Scorrano dal seno delle stelle.

Tu hai svolto un servizio cortese,
Hai portato una reliquia preziosa,
Le ceneri di lui che vedrò solo quando
Sarà finita la mia corsa solitaria.


Traduzione di Cesare Dapino

da In memoriam, Einaudi 1975

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