mercoledì 10 maggio 2017

Arturo Onofri

SIMILI A MELODIE RAPPRESE IN MONDO

Simili a melodie rapprese in mondo,
quand’erano sull’orlo di sfatarsi
nei superni silenzi, ardono pace
nel mezzogiorno torrido le ondate
ferme dei pini, sul brillìo turchino
del mare che smiràcola d’argento.
E ancora dalle masse di smeraldo
divampa un concepirsi incandescenze;
ma un pensiero di su le incenerisce
in quella pausa d’essere ch’è il cielo:
azzurreggiar di tenebra, che intìma
(dal massiccio dell’alpe all’orizzonte)
ai duri tronchi èrgersi alati incensi
a un dio sonoro, addormentato, in forma
d’un paese celeste sulla terra.


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