VIVE D’ASCOLTI, IL PAESE TRA LE CASE
Vive d’ascolti, il paese
tra le case,
quasi un firmamento cui
nessuno
più concede il proprio
stupore
e fin dai primi lampioni
mi viene
chiedendo scusa dei suoi
ricordi,
vuole essere capita ogni
apparenza
e un alveare di chimere
vere,
dietro il dispettoso
sangue, intimo
e lontano, del doppio
filare
delle finestre accese. In
quel poco
tinnire di faccenda, nell’agile
dovizia verde del maggio,
del tiglio,
che più uno fa, quel solo
presente e
più ombra, i muri, donano
ai muri.
da Stanze della vita, Rotundo, 1988
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