venerdì 21 aprile 2017

Carlo Alberto Parmeggiani

PSEUDO MIMNERMO

Offuscato negli occhi e nella mente
da tali giorni e notti dell’autunno
intarsiati da castoni d’incertezza,
vorrei che il sogno di preziosa giovinezza
durasse assai più a lungo di un canto di sirene.

Ancora piango le antiche tristezze,
così come le gioie e le incoerenze
che ancora mi rimbombano agli orecchi.

Avendo nostalgia di me stesso,
nel mezzo della nave che barcolla,
non so se il tramonto mi promette
ancora giornate principesche.

da Ventotto frammenti (di anonimi lirici greci), inediti


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