venerdì 16 dicembre 2016

Zbigniew Herbert

IL SIGNOR COGITO MEDITA SULLA SOFFERENZA

Tutti i tentativi di allontanare
il cosiddetto calice amaro –
con la riflessione
l’impegno frenetico a favore dei gatti randagi
gli esercizi di respirazione
la religione –
sono falliti

bisogna accettare
chinare mitemente il capo
non torcersi le mani
ricorrere alla sofferenza con misura e dolcezza
come a una protesi
senza falso pudore
ma anche senza inutile orgoglio

non sventolare il moncherino
sulle teste degli altri
non picchiare col bastone bianco
alle finestre dei sazi

bere l’estratto d’erbe amare
ma non fino in fondo
lasciarne avvedutamente
qualche sorso per l’avvenire

accettare
ma al tempo stesso
distinguere dentro di sé
e possibilmente
trasformare la materia della sofferenza
in qualcosa o qualcuno
giocare
con essa
ovviamente
giocarci

scherzare con essa
con grande cautela
come con un bambino malato
per strappare alla fine
con schiocchi giochetti
un esile
sorriso

Traduzione di Pietro Marchesani

da Rapporto dalla città assediata, Adelphi, 1993


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