lunedì 19 settembre 2016

Raffaela Fazio

TRITTICO CROATO

1.

Da millenni
una carezza verde
la placa
le rinnova il ventre
di cespugli e cicale
mantiene
l’antica promessa
              d’entroterra.
Ma da millenni
lei teme
il riflesso
che le faccia voltare
la schiena
appena una scaglia
                      d’azzurro
la più silenziosa
un ricordo.
Dopo millenni        
                      un istante
perché lei s’inabissi
irredenta vogliosa 
                falesia
nel fondo 
della sua condanna.

2.

Apro gli occhi e cado
a un passo 
dal presente
               fuori
               dal mio corpo.
Sgranati
i contorni
        non vedo
più i fili
che tengono insieme
le mie parti.
Mi rincorro
come un cane
                 la coda
mozzata:
il tempo ha per lama
la tua assenza.

3.

Si danno le cose
                in frammenti:
la rosa tra i tralci di pietra
a spirale
il teschio nel legno
dello scranno
la vergine in trono 
sul portale
la sirena stretta
al capitello.
                Il doppio perfetto:
la pace
e il feroce
                bisogno.

(inedita)


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