mercoledì 27 gennaio 2016

Franco Fortini

LIMES

da Horia Goga

Tornava attraverso la sera
stringendo ai cuoi la mantella
Decio Costanzo, Legio Fulminata.
Voci venivano dai fumi.

Guardò il giovane che ora mangiava
inquieto fra i soldati.
Inutile ora parlargli, domani
verso occidente l’avrebbe mandato.
A Roma, d’uomini c’era bisogno
per murare altre mura. I tempi erano incerti.

Quando fu notte alta uscì dal campo
senz’armi. Provò il ghiaccio.
Molto lontani dall’altra riva canti
credeva udire. «Per uno
che viene, un altro vada»,
pensava disertando.

Nell’alba lo cercarono i soldati.
Con tuono il disgelo spezzava il Danubio.
Roma era ancora nel sonno d’aprile.
Il giovane scita si svegliava felice.

Da Tutte le poesie, Oscar Mondadori, 2014

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