lunedì 4 maggio 2015

Emily Dickinson

ERA UN POETA

Era un poeta. Lui
distillava sensi stupendi
da significati ordinari – 
e un’essenza così immensa

da specie familiari
che morivano vicino alla porta – 
ci domandiamo perché
non siamo stati noi
ad attingerla – prima – 

è lui che schiude le immagini – 
lui – il poeta – 
che ci destina – per contrasto – 
una povertà infinita – 

A una ricchezza così inconscia – 
non può nuocere il furto:
lui stesso è la sua fortuna – 
estranea al tempo.


Traduzione di Nadia Campana

da Le stanze d’alabastro, Universale Economica Feltrinelli, 1982

1 commento:

  1. è un occasione rara, quanto bella, leggere siffatti versi a decantar l'amato ruolo a cui tanti volgono il loro semplice sguardo. Ed io tra questi, leggo questi versi sulla tua pagina, ti ringrazio per l'occasione che mi hai dato, di comprendere quanto è profonda la valle tra l'uomo e il poeta.
    Con ammirazione
    Francesco

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