venerdì 9 gennaio 2015

Umberto Saba

ENTELLO

Per una donna lontana e un ragazzo
che mi ascolta, celeste,
ho scritte, io vecchio, queste
poesie. Ricordo,
come in me lieto le ripenso. Antico
pugile. Entello era il suo nome. Vinse
l’ultima volta ai fortunosi giochi
d’Enea lungo le amene
spiagge della Sicilia, ospite Anceste.
Bianche si rincorrevano sull’onde
schiume che in alto mare eran Sirene.
Era un cuore gagliardo ed era un saggio.
“Qui – disse – i cesti, e qui l’arte depongo”.


Da  Parole – Ultime cose – Mediterranee – Uccelli – Quasi un racconto, Oscar Mondadori, 1966 

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