venerdì 14 novembre 2014

William Shakespeare

SONETTO LXXVI

Perché di novità il mio verso è spoglio 
e ignora variazioni o cambiamenti?
Perché non guardo, seguendo la moda, 
a trovate del momento e a forme strane?
Perché scrivo di un unico soggetto 
e vesto l’invenzione col mio solito stile 
così che ogni parola il mio nome rivela
e mostra con l’origine la propria inclinazione?
Sappilo, amore dolce, che sempre di te scrivo
che tu e l’amore siete il solo tema;
il mio meglio è vestire vecchie parole a nuovo, 
quanto già spesi rispendere ancora.
Come ogni giorno invecchia il nuovo sole,
ridice amore le stesse parole.


Traduzione di Francesco Dalessandro

da William Shakespeare - Ladro gentile, di prossima pubblicazione per Edizioni Il Labirinto

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