Poesie senza pari: Henri-Pierre Roché

lunedì 8 settembre 2014

Henri-Pierre Roché

(GIORNALE RURALE)

Dopo un lungo periodo di bello stabile sopraggiunse un periodo con temporali. Il perché è ignoto. Si hanno ancora negli occhi le belle giornate – eppure il mese è sciupato, la stagione è sciupata, forse l’intera annata è sciupata.

Traduzione di Mariagloria Sears

da Jules e Jim, Oscar Mondadori, 1965

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Premessa

Perché poesie senza pari? Va da sé: le poesie scelte vogliono essere impareggiabili, per una loro singolarità, un segno speciale di bellezza e distinzione. Oltre a ciò, o proprio per ciò, la ragione è che i versi proposti sono da riferire ai giorni dispari della settimana. Non è da vedere solo come uno scherzoso doppio senso, piuttosto una preziosa coincidenza, o conferma, dal momento che i giorni dispari sono quelli dedicati alla Luna, a Mercurio e a Venere, entità che da sempre presiedono agli uffici della poesia.

Si tratterà di testi, editi e inediti, di autori diversi per lingua, esperienza, stile, età anagrafica, da proporre nella loro “nudità”, senza appesantimenti critici, lasciando solo alla forza dei versi, alla loro suggestione il compito di interessare e piacere al lettore. Tutt’al più, qualora sia necessario dar conto della cornice temporale o di altri elementi che la rendano maggiormente comprensibile, la poesia sarà corredata con una breve nota o minime notizie sull’autore.

La redazione

Francesco Dalessandro