venerdì 6 settembre 2013

Giovanni Della Casa

QUESTA VITA MORTAL, CHE ’N UNA O ’N DUE

Questa vita mortal, che ’n una o ’n due
brevi e notturne ore trapassa, oscura
e fredda, involto avea fin qui la pura
parte di me ne l’atre nubi sue.

Or a mirar le grazie tante tue
prendo, che frutti e fior, gielo e arsura,
e sì dolce del ciel legge e misura,
eterno Dio, tuo magisterio fue.

Anzi ’l dolce aer puro e questa luce
chiara, che ’l mondo a gli occhi nostri scopre,
traesti tu d’abissi oscuri e misti:

e tutto quel che ’n terra o ’n ciel riluce
di tenebre era chiuso, e tu l’apristi;
e ’l giorno e ’l sol de la tua man son opre.

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