venerdì 3 febbraio 2012

Robert Frost



UNA CAPANNA NELLA RADURA

Nebbia
Quelli che in questa casa riposano, non credo
sappiano dove sono.

Fumo
                                        Sono stati qui a lungo,
hanno respinto il bosco che circondava casa,
l’hanno diviso in due tracciandovi un sentiero.

Nebbia
Però dubito ancora sappiano dove vivono.
Mai, temo, lo sapranno. Il sentiero è un conforto,
per questo lo mantengono: possono visitare
altri che come loro sono smarriti e ai quali
sentirsi vicini, non nello spazio ma nelle difficoltà.

Fumo
Io sono lo spettro vigile del fumo
che uscendo dal camino si piega in un verso
o nell’altro alla luce delle stelle.
Non voglio che si disperi della loro felicità.

Nebbia
Nessuno – non io, certo – li darebbe per persi
solo perché non sanno dove sono.
Io, la copia più umida del fumo, a notte esalo
dal suolo del giardino, ma non salgo più in alto
delle piante. Solo ovatto il paesaggio. Ecco
chi sono. Non più estranea di te al loro destino.

Fumo
Avranno ormai imparato la lingua dei nativi.
Perché non domandano a loro dove sono?

Nebbia
Lo fanno spesso, ma nessuno
ne sa più di loro. Lo chiedono perfino
ai filosofi che li osservano dal pulpito.
Domandano a chiunque si possa domandare –
con la profonda fede che l’esperienza fatta
prenderà fuoco a illuminare il mondo.
Apprendere fu parte della loro religione.

Fumo
Se verrà mai il giorno che sapranno chi sono
capiranno anche meglio dove sono.
Ma chi sono è difficile da credere –
per loro e per il mondo che li guarda.
Sono troppo improvvisi per essere credibili.

Nebbia
Ascoltali, nel buio bisbigliano parlando di domani
e di quel che sarà. Hanno spento la luce,
non i loro pensieri. Fingiamo che le gocce
di rugiada stillanti dalla gronda siamo noi
che origliamo la loro insonnia inquieta –
nebbia e fumo che origliano una bruma –
e forse riusciremo a distinguere il basso dal soprano.

Meglio di fumo e nebbia chi potrebbe apprezzare
lo spirito affine di una bruma interiore?


Traduzione di Francesco Dalessandro

Da The Poetry of Robert Frost, The Collected Poems, Complete & Unabridged, Edited by Edward Connery Lathem, Henry Holt and Company, Inc., 1975




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