venerdì 20 gennaio 2012

Giuliano Goroni


MULTIPLO DI COSA INGOMBRA, L’ODORE

Multiplo di cosa ingombra, l’odore
ci lascia ammutoliti sugli stipiti
verso ponente, con zampe larghissime
di tartaruga. Pèndula dal ciglio

del tempo ormai questo giorno imbrunito
a foglia, a goccia, attento all’istante
che ci distacca e stilla trasparenti.
Un candore dall’alto, dopo il tuono

nero, svela in forma che blanda preme,
sulla pozzanghera molata al vento,
quell’unisono che ci fa più poveri.

Passano sul bianco dello stradone
le boccie, la festa, le biciclette
e un delicato terrore d’ognuno.

Da Stanze della vita, Rotundo, 1988

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