mercoledì 11 maggio 2011

Henri Cole

AUTORITRATTO CON GATTI

Andando a stendere la biancheria, visito i gatti.
«Non appartengo a nessuno» insiste Yang, pesantemente.
«Yang» rispondo, «non capisci niente».
Yin, una soriana arancione, concorda,
ma antepone la gentilezza alla rigida verità.
La ammiro ma vorrei che non idolatrasse
chi la vittimizza. È capitato anche a me.
Il suo silenzio è pungente quando Yang sfrega
il brutto corpo tartaruga addosso a lei,
stesa nel mio cosmo. «Non mi dà fastidio, davvero»
dice con le fusa, gli occhi orizzontali, la bocca
un sorriso ionio, le zampe nobilmente incrociate
sul davanti, un modello di Nirvana felino:
«Lesinando il suo affetto, mi ha fatta più forte».

Traduzione di Massimo Bacigalupo
da Autoritratto con gatti, Guanda, 2010

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